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http://www.sputnik.info/tappecamino.htm

Cammino di Santiago in bicicletta
01. Torino - Cesana Torinese
02. Cesana Torinese - Gap
03. Gap - Forcalquier
04. Forcalquier - Beaucaire
05. Beaucaire - Marseillan Plage
06. Marseillan Plage - Carcassonne
07. Carcassonne - Pamiers
08. Pamiers - Andorra - Pamiers
09. Pamiers - St. Gaudens
10. St. Gaudens - Lourdes
11. Trek ai Pirenei
12. Lourdes - Mauléon
13. Mauléon - St. Jean Pied-de-Port - (Biarritz)
14. Biarritz - St. Jean Pied-de-Port
15. St. Jean Pied de Port - Pamplona
16. Pamplona - Najera
17. Najera - Burgos
18. Burgos - Sahagun
19. Sahagun - Astorga
20. Astorga - Cebreiro
21. Cebreiro - Melide
22. Melide - Santiago de Compostela
23. Santiago de Compostela
24. Santiago - Capo Finisterre

Torino - Cesana Torinese

1° giorno
1° tappa
96 Km

Dalla stazione ferroviaria di Torino (200 s.l.m. circa) per uscire velocemente dalla città prendere Viale Francia e la S. 25 in direzione Susa, che si raggiungerà dopo circa 50 chilometri (anche qualcosa di meno se non bighellonate per Torino). La strada, molto trafficata, è un costante falsopiano in salita, fino ai 691 s.l.m. di Susa. Si lascia quindi la 25 e ci si immette sulla S.24. Dopo l'abitato di Susa la strada aumenta sensibilmente di pendenza con una serie di tornanti. Questo è il momento più faticoso dell'intera tappa. La statale prosegue poi sempre in salita per tutta la rimanente tappa, ma con una pendenza minore. Breve discesa prima di Salbertrand. Si continua fiancheggiando la Dora Riparia fino a Oulx (1.121 s.l.m.) e poi oltre fino ai 1.350 s.l.m. di Cesana Torinese.
Bei panorami. Vento contrario, giornata splendida.
Dormito al CAMPING CHABERTON (2 stelle) in Viale Bouvier 29 a circa 1 chilometro dal paese di Cesana Torinese.
Costo per 1 tenda e 1 persona: 10.000 lire.

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Cesana Torinese - Gap

2° giorno
2° tappa
124 Km

Da Cesana Torinese (1.350 s.l.m.) la strada sale con pendenze fino al 10 - 12 % portando in circa 7 chilometri a Claviere (1750 s.l.m.) dove è posto il confine italo - francese. Consolatevi al pensiero che questa è la salita più dura di tutto l'itinerario descritto. In altri 2 chilometri si raggiunge il Passo del Monginevro (1.854 s.l.m.). Da qui con la N 94 si scende velocemente a Briancon (merita una sosta la cittadina). Al km. 55 possibile deviazione per la fortezza di Mount Dauphin. La deviazione comporta una salita abbastanza impegnativa di 3,5 km. (a chi non interessasse la deviazione, consideri circa 8 chilometri in meno nel conteggio totale della tappa).
Al km. 73 la statale è interdetta alle bici. Bisogna prendere la vecchia strada sulla destra adibita a bici, trattori e traffico locale che passa per l'abitato di Chateaurox les Alpes (mulino ad acqua). Si prosegue senza difficoltà fino al lago (numerosi i campeggi, il luogo meriterebbe una sosta) e da qui fino a Gap.
La tappa è teoricamente tutta in discesa, visto che la statale costeggia la Durance che corre a valle. In realtà è un continuo saliscendi.
Dormito al CAMPING ALPES DAUPHINE' (3 stelle) 3 chilometri fuori Gap in direzione Grenoble. Costo per 1 persona e 1 tenda: 40 F.F.
Vento contrario, giornata splendida.

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Gap - Forcalquier

3° giorno
3° tappa
111 Km

Dal campeggio di Gap la strada N 85 (fondo nuovissimo) porta in 57 chilometri alla cittadina di Sisteron. Bello il borgo con il castello. La statale corre pianeggiante o leggermente in discesa. Si prende poi la N 96. Al km. 80 in prossimità di Peyruis meritano una deviazione le formazioni rocciose di Les Mees. Il giro comporta un allungo di 7 chilometri, già compresi nel totale giornaliero. Ritornati a Peyruis, prendere dopo una diecina di chilometri la deviazione sulla destra per Forcalquier. Questa la si raggiunge dopo 3 salite di cui la seconda è la più dura, ma sempre pedalabile.
Dormito al CAMPING MUNICIPAL SAINT PROMASSE (3 stelle). Costo per 1 persona e 1 tenda: 38 F.F. - 5,79 euro
Sole, giornata plendida.

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Forcalquier - Beaucaire

4° giorno
4° tappa
122 Km

Tappa inizialmente a saliscendi. I primi 45 chilometri fino ad Apt sono veramente belli. Campi di lavanda in fiore, girasoli, granoturco, ecc. La strada continua poi in direzione Cavaillon (78 km.) rimanendo sempre molto piacevole. E' possibile fare questo tratto percorrendo anche la pista ciclabile che, come la statale N 100, attraversa integralmente il Parc Naturel du Libéron da est a ovest. Si può ricevere tutto il materiale circa questa ciclabile all'ufficio del turismo di Cavaillon - tel. 04 90 04 42 00 - fax 04 90 04 81 15. Strada facendo capita più volte di intersecare tratti della Via Domitia, l'antica strada romana che portava ad Arles. Dopo 100 km. si raggiunge la bella cittadina di S. Remy de Provence (città natale di Nostradamos) e dopo 120 km. Tarascon.
Bello il castello - entrata 32 franchi. Subito dall'altra sponda del Rodano la cittadina di Beaucaire con un altro castello.

Per coloro che seguissero lo stesso itinerario meritano sicuramente una la visita e almeno un giorno di sosta sia Avignone che Arles, da me visitate in un altro giro cicloturistico. Potrete trovare informazioni su questa tratta cliccando su Provenza & Camargue.
Dormito al CAMPING LE RHODANIEN (2 stelle) - per 1 persona e 1 tenda: 52 franchi (decisamente caro come rapporto qualità/prezzo).
Sole, giornata splendida e calda.

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Beaucaire - Marseillan Plage

5° giorno
5° tappa
145 Km

Strada piatta, monotona e trafficata. Dopo 28 km. si arriva a St. Gilles e dopo 50 ad Aimargues, punto di bivio per chi volesse visitare la bella cittadina fortificata di Aigues Mortes. Potrete trovare informazioni cliccando su Provenza & Camargue.
Al km. 86 sarete davanti alla Cattedrale di Montpellier e al km. 120 a Séte percorrendo la N 112. Questa turistica località di mare è spesso tutta esaurita in estate. Per trovare un campeggio bisogna spingersi in direzione di Agde. Lungo tutto il litorale costiero esistono numerosi campeggi, ma anche questi sono spesso pieni e decisamente cari (per 1 tenda e 1 persona chiedono 150 franchi). Una valida alternativa sono 3 campeggi sulla destra della strada (perciò non direttamente sulla spiaggia) che hanno tariffe più ragionevoli.
Dormito al CAMPING SOKOL in Av. de Séte, 3 km. prima di Marseillan Plage - 1 tenda e 1 persona 70 franchi - 2 persone e 1 tenda 85 franchi. Vicino al Sokol esistono altri 2 campeggi: il Parisien e l'Aurore.
Tempo variabile. Se la giornata è bella, probabile caldo da incubo!
Bella spiaggia, mare pulito e vita serale.

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Marseillan Plage - Carcassonne

6° giorno
6° tappa
118 Km

Altra tappa in massima parte pianeggiante. La strada da Marseillan Plage a Béziers (35 km.) è trafficata già dalle prime ore del mattino. Raggiunta questa città prendere la D 11 in direzione Carcassonne. Strada facendo capiterà più volte di passare sul Canal du Midi (il canale artificiale che grazie ad un sistema di paratie comunica l'Atlantico al Mediterreneo) e di vedere le chiatte dei turisti che solcano le sue acque. Al km. 96 presso la Ecluse de Fonfile sarà possibile assistere al superamento di un "salto", con allagamento o svuotamento di 4 chiuse. Uno spettacolo veramente interessante.
Forte vento contrario, cielo plumbeo e breve temporale estivo alle porte di Carcassonne.
Dormito al CAMPING DE LA CITE' (vista bellissima sulla fortezza) - 1 tenda e 1 persona - 53 franchi.
Carcassonne merita una visita soprattutto di notte. Il castello illuminato diventa magico!

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Carcassonne - Pamiers

7° giorno
7° tappa
79 Km

Tappa paesaggisticamente bellissima, forse complice il "cielo irlandese" che, con i suoi giochi di nuvole esalta tutti i colori.
Da Carcassonne seguire le indicazioni per Foix o per l'aeroporto. Inizio pianeggiante fino al ripido strappo finale per raggiungere Montréal (20 km.). Seguono saliscendi fino a Mirepoix (50 km circa). Fermatevi a vedere questa simpatica cittadina. Ad inizio agosto fiera medievale con ambulanti e saltimbanco. Molto bello.
Da Minepoix una strada nuovamente pianeggiante vi porterà a Pamiers (77 km).
Dormito al CAMPING LES OMBRAGES (2 stelle) - 1 tenda e 1 persona - 20 franchi + 3 per il gettone della doccia calda - 2 km. dal centro cittadino in riva del fiume.
Tempo variabile, qualche breve temporale estivo.

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Pamiers - Andorra - Pamiers

8° giorno
riposo

Giornata senza bici. Il servizio per raggiungere il Principato non è dei migliori, comunque Andorra merita una visita anche solo per il contesto paesaggistico. Oltre ai possibili acquisti, la Vella (il vero nome della capitale di questa piccola nazione) offre una Cattedrale Futurista di vetro e acciaio che non è altro che un centro termo-ludico (come qui viene chiamato - con piscina, sauna, massaggi, giochi d'acqua, ristorante, ecc.) chiamato Caldea, che da solo merita una visita. Il prezzo di entrata è di 40.000 lire per 3 ore.
Veramente simpatico il meeting di bocce al quale ho assistito, con oltre 100 campi approntati sulla strada semplicemente con dello spago, dove gli sfidanti comunicavano indistintamente in spagnolo, francese e catalano (una specie di bar di Guerre Stellari !!!).
Per gli orari dei treni consultate il sito delle ferrovie tedesche e per le informazioni sui bus l'ufficio del turismo di Andorra.
Non sempre esiste una coincidenza del treno (la stazione di arrivo è Hospitalet près l'Andorre) con la partenza del bus. Informatevi preventivamente. La tratta in treno costa 66 franchi e quella in autobus 43 (solo andata per entrambi). I biglietti per il bus vengono fatti in vettura, per quelli del treno molte volte esiste solo la macchina automatica (procuratevi gli spiccioli).
Dormito al CAMPING LES OMBRAGES (2 stelle) di Pamiers - 1 tenda e 1 persona - 20 franchi + 3 per il gettone della doccia calda - 2 km. dal centro cittadino in riva del fiume.
Tempo variabile.

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Pamiers - St. Gaudens

9° giorno
8° tappa
122 Km

L'unico modo (da me visto) per raggiungere Foix da Pamiers è prendere una superstrada. Francamente non so se l'accesso è consentito alle biciclette...ma la strada è indubbiamente molto comoda, in un falsopiano leggermente in salita e con un'ampia corsia di sosta ottima per pedalare. In 21 km. si raggiunge Foix, carino il borgo e il castello.
Dopo Foix la strada sale più decisamente fino al km. 29 in corrispondenza di un colle a 599 m. (come riporta un cartello) e da qui in discesa e poi in pianura fino a La Bastide de Sorou (km. 40). Con qualche altro saliscendi, sempre molto pedalabile, si è al km. 68 a St. Girons. Bella la sagra paesana dei primi di agosto
Al km. 70 in prossimità di Saint Lizier un cartello indica che si è sul Cammino di San Giacomo (Chemin de St. Jacques).
Senza altre difficoltà ed emozioni si arriva al Ponte sulla Gironne al km. 99 e a St. Gaudens al km. 120.
Dormito CAMPING BELVEDERE (3 stelle) - 1 tenda e 1 persona - 40 franchi.
Il campeggio, da cui si gode una vista su tutta la valle e zona pedemontana, è 2 km. fuori dalla cittadina in direzione Lourdes.
Nuvoloso e in serata bello. Niente vento.

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St. Gaudens - Lourdes

10° giorno
9° tappa
83 Km

Dal Campeggio Belvedere si procede andando a destra in direzione Lourdes. Dopo 12 km. di pianura si raggiunge con una tanto ripida quanto breve salita l'abitato di Montréjeau. Chiedete (se come me non vedete cartelli stradali) per proseguire per La Barthe de Neste, che raggiungerete dopo 30 km. Da qui inizia un bellissimo paesaggio collinare con fitti boschi, prati e mucche al pascolo. Si guadagna dolcemente quota fino al castello di Mauvezin da dove inizia una ripida discesa (che fa perdere in un attimo la quota guadagnata), fino al km. 46 in corrispondenza dell' Abbazia di Escaladieu (altro cartello indicante che si è sul Cammino di San Giacomo - Chemin de St. Jacques). Si sale ora decisamente fino al km. 49, poi più moderatamente fino al km. 51 e da qui una serie di saliscendi fino alla discesa che al km. 58,5 porta a Bagneres de Bigorre.
Si prosegue ora per un tratto in leggera discesa fino al bivio con la D 937, che una volta presa porta a Lourdes con alcuni saliscendi ed il tratto finale di pianura. Sarete davanti alla Basilica e alla Sacra Grotta al km. 82.
Da non perdersi la suggestiva processione serale, sia che siate credenti o meno.
Da adesso il viaggio continua in due. Luigi, come da programma, mi ha raggiunto in treno con la bici al seguito.
Dormito al CAMPING DE LA POSTE - 2 persone e 1 tenda - 51 franchi e 8 franchi per il gettone per la doccia calda.
Il campeggio si trova in centro ed è molto accogliente, ma piccolo. In estate è spesso completo. Arrivateci il più presto possibile. In ogni caso Lourdes dispone di altri 2 campeggi. Uno di questi lo incontrerete alle porte di Lourdes percorrendo la D 937
Tempo sereno o poco nuvoloso. Niente vento.

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Trek ai Pirinei

11° giorno
riposo

Giorno di riposo a Lourdes. Visita della cittadina e autobus pomeridiano per Gavarnie.

Trek ai Pirinei - Ascesa Monte Perdido

La zona montuosa prossima a Lourdes è la zona più bella per visitate i Pirenei, la catena montuosa che segna il confine naturale tra la Francia e la Spagna.
Entrambe le nazioni hanno in questa area due zone protette. Il versante francese della catena è conosciuto come Parc National des Pyrénéès, quello spagnolo Parque Nacional de Ordesa. Il primo è, soprattutto nella parte occidentale, molto più umido e verde; mentre quello spagnolo è selvaggio, arido e più "alpino".
Mappa utilizzata per l'escursione: Gavarnie - Ordesa della Rando Editions - 1:50.000 - 65 F.F. Questa carta è spagnola ed ha dei limiti in quanto non riporta tutti i sentieri ed alcuni nomi non trovano corrispondenza nella realtà (es. il rifugio della Breche de Roland è chiamato senza alcun apparente motivo Des Sarradets). Provate a comprarne una francese!
La cittadina di Lourdes è collegata con le località montane di Cauterets e Gavarnie tramite un servizio di autobus.
Per gli orari conviene chiedere all'ufficio turistico o meglio ancora direttamente in stazione ferroviaria. E' infatti dal piazzale antistante questa che partono i bus diretti alle più importanti località turistiche.
Per raggiungere Gavarnie bisogna cambiare 3 autobus. La cosa potrebbe sembrare problematica, ma il servizio è buono, gli autobus eventualmente aspettano e le coincidenze vengono rispettate.
Nell'estate 2000 l'ultimo autobus utile era alle 16:10 con destinazione finale Cauterets. Cambiando in località Pierrefitte e successivamente a Lux si arriva alle 18:10 a Gavarnie (1.380 m.).
Il paese è veramente minuscolo ma è fornito di un campeggio gratuito con docce, toilettes e lavandini.
Da qui parte un sentiero, risalendo il fiume, che porta alla Cascata Grande (un salto di 400 metri senza toccare roccia) e ai piedi dello splendido anfiteatro roccioso dalle pareti verticali del Circle de Gavernie (un vero spettacolo della natura).
Dormito al campeggio libero di Gavernie. Cucina da campeggio. Possibile procurarsi pane e tutti gli altri generi alimentari per l'escursione nel paese.
Bel tempo.

12° giorno
Gavarnie 1.380 m - Rifugio Brache de Roland 2.587 m. - Rifugio Goriz 2.160 m.

Più a valle del campeggio (seguire indicazioni Camino d'Espagne), parte il sentiero principale per la Breche de Roland e relativo e omonimo rifugio - raggiungibile in circa 5 ore e 1/2 - e per il Rifugio de Goriz (già in territorio spagnolo all'interno del Parco dell'Ordesa).
Il tratto francese è segnato bene ed è possibile raggiungere il Rifugio de la Breche (2.587 m. - possibile piantare la tenda gratuitamente in piazzole prossime al rifugio) con alcune varianti. Da qui in una mezz'ora si raggiunge la Breccia di Rolando (2.807 m.) superando una zona detritica e un piccolo nevaio. Non utilizzata attrezzatura alpinistica (ma potrebbe essere necessaria in altri periodi dell'anno). Una volta raggiunta la Breche (2.807 m.), vi si aprirà uno splendido panorama sui 2 versanti.
Questa è un passaggio naturale in mezzo ad un imponente muro di roccia, che la leggenda vuole aperta dal paladino Orlando con un colpo di spada.
Da qui attenzione! - il tratto spagnolo è un sentiero non segnato, ma indicato con ometti di pietra. Per raggiungere il Rifugio Goriz esistono 2 possibilità. La prima più veloce ma esposta seguendo una cengia a mezzacosta sulla sinistra, la seconda lungo il canalone detritico che scende a valle. Noi abbiamo percorso quest'ultima variante. In ogni caso il percorso è molto intuitivo. Se scegliete la nostra stessa via, perderete velocemente quota fino alla zona pianeggiante sottostante. Da qui puntate decisi tutto a sinistra. Questa è la zona meno segnata. Proseguendo incontrerete comunque prima o poi il sentiero per il Goriz. Ormai le difficoltà e i dislivelli sono già tutti superati. Dalla Breccia alla prima vista del rifugio passeranno circa 2 ore e 1/2, e da qui perdendo dislivello su un tratto roccioso a balzi raggiungerete il Goriz in un'altra mezz'ora.
Teoricamente non è permesso piantare la tenda in tutto il Parco dell'Ordesa. Il rifugio ha però una capacità molto limitata, quindi viene chiuso un occhio ed è permesso il campeggio libero dal tardo pomeriggio in piazzole erbose prossime a questo. Al mattino però la tenda deve essere tassativamente tolta, pena una bella multa. I guardaparco controllano e rompono!
Dormito nella zona campeggio prossima al Goriz. Cucina da campeggio.
Bel tempo.

13° giorno
Ascesa al Monte Perdido 3.355 m. (3° vetta dei Pirenei) - Rifugio Breche de Roland 2.587 m.

Prima di incamminarsi per la vetta, ricordarsi di ripiegare la tenda. Possibile ammenda di 50.000 pesetas.
La partenza è generalmente tra le 7:00 e le 9:00; ma molte persone salgono anche nel pomeriggio.
La salita dura sulle 2/3 ore. Si trova acqua lungo il cammino dopo circa 1 ora di salita. L'ascesa non necessita di materiale e attrezzatura alpinistica. Un facile passaggio attrezzato con catena fissa a metà salita. In base al periodo dell'anno o alla stagione nevosa potrete trovare un po' di neve o ghiaccio negli ultimi 50 metri prima della vetta; ma essendo questa una classica meta escursionistica, un cammino tracciato lo si trova sempre. Io e Luigi eravamo in scarpe da ginnastica!
Dopo circa 1 ora e 1/2 si arriva ad un piccolo lago alpino e il sentiero si biforca. Tenere la destra dove è anche posto un cartello: "ojo, zona perigrosa". Da qui inizia l'ultimo ripido dislivello che porta in circa 3/4 d'ora - 1 ora in vetta (3.355 s.l.m.). Attenzione, la zona è detritica ed è facile scivolare o fare un passo avanti e due indietro.
Dalla cima si gode una splendida vista su buona parte dei Pirenei e sul sottostante Canyon d'Arazas, le cui pareti sono alte più di mille metri. Il Monte Perdido o Mont Perdu, come lo chiamano i francesi, è la terza vetta di questa catena montuosa.
Ritorno per la stessa via (attenzione anche in discesa) e in circa 2 ore si è nuovamente al Goriz.
Da qui ritorno nuovamente in Francia sempre via Breche de Roland (2.807 m.) fino all'omonimo rifugio (2.587 m.) posto poco più a valle. Tempo totale circa 4 ore.
Dormito presso le piazzole gratuite del Rifugio Breche de Roland. Cucina da campeggio.

14º giorno
Rifugio Breche de Roland 2.587 m . - Gavarnie 1.380 m. - Lourdes

Partenza alle 8:00 dal rifugio. Tutta discesa fino a Gavarnie in circa 2 e 1/2 - 3 ore. Possibili alcune varianti di sentiero.
Autobus per Lourdes alle 11:40. Altro orario utile alle 18:30 (estate 2000).
Dormito al CAMPING DE LA POSTE - 2 persone e 1 tenda - 51 franchi + 8 franchi per il gettone per la doccia calda (+ 10 franchi a testa per la custodia della bici).
Il campeggio si trova in centro ed è molto accogliente, ma piccolo. In estate è spesso completo. Arrivateci il più presto possibile. In ogni caso Lourdes dispone di altri 2 campeggi.
Bel tempo la mattina, nuvolo il pomeriggio e forte temporale notturno.L'ascesa qui descritta è avvenuta nel contesto di un viaggio cicloturistico da Torino a Capo Finisterre.

AGGIORNAMENTO 2002 da Francesca: "... abbiamo dormito al camping di Gavarnie, ora è a pagamento - in tre con tenda e auto abbiamo speso circa 4 € a testa x notte. Il giorno dopo, dalla Brècha ci siamo allungati ad ovest fino a El Taillon (bel panorama!) proseguito fino al Collado Blanco e (ometti) ripreso il sentiero del Goriz.
Ci siamo presentati senza prenotare alle18 passate (su consiglio dell'uff.informaz.di Gavarnie) e il gestore ci ha trovato posto senza batter ciglio.
Fuori c'era un vero e proprio accampamento!!
Sempre l'ufficio informazione di Gavarnie ci ha suggerito una via alternativa per tornare: dal Perdido si torna al lago Helado, si sale al Cuello del Cilindro, si scende dietro attraversando il ghiacciaio (traccia evidente) - c'è un tratto attrezzato con 2 corde vicino a 1 cascata (una terza corda ci starebbe bene!) - si sale al lago Marborè e al rif. Tucarroya (non gestito, in ottime condizioni, bellissimo panorama sul lago e il Perdido) e si scende a nord nel Cirque d'Estaubè; si segue ora il sentiero verso ovest per l'Hourquette d'Alans fino al rif. des Espuguettes (gestito e panoramicissimo) e si torna a Gavarnie.
Tutto il percorso è segnato da abbondanti ometti. Avevamo sia la carta spagnola (Editorial Alpina) che quella francese (Didier Richard): quest'ultima è davvero deficitaria sul versante spagnolo."

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Lourdes - Mauleon

15° giorno
10° tappa
98 Km

Dopo 16 km. si giunge alla località di Lestelle - Betharram e alla bella Chapel Notre Dame con annessa Via Crucis monumentale. La strada prosegue alternando tratti pianeggianti a pedalabili saliscendi per tutta la tappa. Al km. 63 si arriva a Oloron St. Marie e al km. 83 alla chiesa romanica di Hopital St. Blaise (cartello e logo del Chemin de St. Jacques).
Senza ulteriori difficoltà si entra in terra basca e si arriva al km. 96 a Mauléon - Licharre. Bandiere e colori baschi ovunque.
Dormito al CAMPING UHAITZA - LE SAISON (3 stelle) - 2 persone e 1 tenda: 64.70 franchi - in località Libarrenx, 2 chilometri fuori Mauléon.
Sereno, poco nuvoloso.

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Mauleon - St. Jean Pied-de-Port - (Biarritz)

16° giorno
11° tappa
43 Km

Partendo dal campeggio dirigersi in direzione Mauléon e troverete subito le indicazioni per St. Jean Pied de Port.
La strada inizia con qualche saliscendi. Dal villaggio di Muscon (o qualcosa del genere) inizia la salita che porta al km. 14.5 in cima al Col d'Osquich (quota 500 m.). La successiva discesa e alcuni saliscendi portano al km. 27 in corrispondenza della D 933. Si risale poi una facile salita (Croce votiva di Galzetaburu - km 31,5 - logo del cammino).
Senza ulteriori fatiche si arriva al km. 43 a St. Jean Pied de Port. Negli ultimi chilometri si susseguono ormai continuamente cartelli indicanti che si sta percorrendo il Chemin de St. Jacques - Camino de Santiago. Il paese è molto carino e turistico.
St. Jean pied de P. dispone di 3 campeggi, ma soprattutto quello in centro può essere pieno.
Visto la breve tappa e l'arrivo in mattinata, decidiamo di lasciare le bici al Camping de l'Arrodoy di St. Jean (dove dormiremo l'indomani) e di partire in treno per la località marittima di Biarritz. Il gestore è molto simpatico e gentile ed il campeggio è posizionato subito dietro la ferrovia. Non temete i rumori, pochi treni transitano per questo ramo secondario delle ferrovie francesi.
Per gli orari consultate il sito delle ferrovie tedesche
Consiglio di scendere alla città di Bayonne e di proseguire poi in autobus per Biarritz. Infatti le 2 cittadine distano pochi chilometri e sono ormai un unico agglomerato urbano. La stazione ferroviaria di quest'ultima è poi fuori dal centro e dalla zona balneare.
Dormito al CAMPING DE PARME (3 stelle) - Costo 118 franchi per 1 tenda e 2 persone. Conviene però cercare nell'altro campeggio, essendo il De Parme ad un'ora a piedi dal centro e dalla spiaggia e il servizio di autobus non è dei migliori.
Diffidate dell'ufficio del turismo. Spesso indica come completi i campeggi, senza preoccuparsi di verificarlo (così almeno è capitato a noi!).
Molto bella e mondana Biarritz di notte.
Bel tempo, sole.

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Biarritz - St. Jean Pied-de-Port

17° giorno
riposo

Giornata di completo relax. Bella la spiaggia e discretamente alte le onde. Può capitare inizialmente di sottovalutarle, ma si cambia subito idea una volta trovatisi dentro, travolti e spiaggiati!
La zona di balneazione è suddivisa in un'area per i surfisti ed una per i bagnanti.
Ritorno a St. Jean Pied de Port con il treno da Bayonne delle 19.40 con arrivo alle 21.00. La tratta ferroviaria è paesaggisticamente molto valida.Per gli orari guardare il sito delle ferrovie tedesche.
Numerosi i cicloturisti che raggiungono St. Jean P. grazie a questo tratto ferroviario.
Dormito al CAMPING DE L'ARRODOY - costo 32 franchi per 1 tenda e 2 persone + 6 franchi per la doccia calda.
Il proprietario ci ha gentilmente tenuto le bici (vedi tappa precedente) gratuitamente.
Sole, bel tempo.

Con la prossima tappa inizia il Camino de Santiago classicamente noto con inizio dalla località di St. Jean Pied de Port.

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St. Jean Pied-de-Port - Pamplona

18° giorno
12° tappa
82 Km

I° tappa del Camino de Santiago

Saint Jean Pied de Port è universalmente nota come "Porta" del Camino de Santiago. Da quest'ultimo villaggio in terra di Francia la strada inizia pianeggiante. Nebbia a tratti e giornata uggiosissima. Incontriamo per la prima volta un gruppo di cicloturisti. Si passa la frontiera imboccando la N 135 che attraversa il piccolo borgo di Valcarlos. Nessun scritta indica il confine franco-spagnolo, solo il grande cartello di "Benvenuti in Navarra". Da qui la strada sale, rimanendo però sempre pedalabile, fino al km. 28 in corrispondenza di Puerto de la Ibaneta (1.057 metri). Questo è il passo pirenaico più frequentato dai pellegrini, il più agevole e comodo per chi venga da nord e segua il "Passaggio Navarro" - cartina 1.
Coloro infatti che arriveranno dalla Francia Meridionale o dall'Italia volendoseguire la variante Aragonese, passando per Somport, dovranno superare l'omonimo passo a quota 1.632 metri. - cartina 1.
Nebbia fitta e pioggia al valico. Dopo aver scollinato inizia la discesa; si attraversa una zona boscosa fino a raggiungere l'abitato di Roncisvalles/Orreaga (30 Km. - 962 m.).
Questo è un posto tappa obbligatorio per ottenere presso l'Oficina del Peregrino la Credenziale del Pellegrino. Poco lontano da questa l'Ufficio del Turismo, dove è possibile prendere gratuitamente una utilissima pianta: "Plano del Camino de Santiago" (scannerizzata in queste pagine in 6 cartine) con tutte le altimetrie dell'intero Camino. Riporto qui la loro e. mail; forse vi sarà possibile anche farvela spedire.
Compilata la Credenziale e ottenuto il primo timbro (sello), fermatevi a visitare il piccolo centro di Roncisvalle che merita sia per i monumenti (chiesa, museo, chiostro) che per l'importanza storica (la leggenda vuole che qui Carlo Magno fece costruire la Tomba di Orlando).
Con l'arrivo delle ore più calde, la nebbia sparisce. Il paesaggio diventa subito bellissimo.
La strada continua in leggera discesa, ma al km 38,5 dopo una salita pedalabile si ritorna a quota 922 (Alto de Mezquiriz); segue una discesa e un'altra salita che al Km. 51,5 porta agli 801 m. del Alto de Erro.
Sole e 35°. Il caldo non è afoso e si pedala splendidamente.
Senza ulteriori fatiche l'arrivo al Km. 80 a Pamplona / Iruna (il secondo nome in lingua basca) - 446 s.l.m. - cartina 1. La cittadina merita sicuramente una visita.
Dormito all'Ostello del Pellegrino, sito provvisoriamente (anno 2000) presso il Centro Sportivo di Calle Fuente del Hierro 34, due chilometri fuori dalla zona centrale.
Una palestra adibita a dormitorio in letti a castello con docce e acqua calda. Costo 500 pesetas. No uso cucina. Pranzo convenzionato a 1.200 pesetas (ottimo).
Prossimamente l'Hotel del Peregrino ritornerà nella storica sede in pieno centro, in Calle de Ansoleafa - vicino alla chiesa di S. Cernin.
Fredda la mattina - nebbia al passo - sole nel pomeriggio.

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Pamplona - Nájera

19° giorno
13° tappa
127 Km

II° tappa del Camino de Santiago

Dall'Ostello del Pellegrino non fate come noi che abbiamo seguito le indicazioni del Camino appiedato (quelle con il logo del pellegrino, ma seguite sempre quelle con la conchiglia gialla su sfondo blu). Prendete subito la N 111, che è abbastanza trafficata e può esserci vento; vista la presenza di 40 pale eoliche sulla vicina Sierra del Perdòn. La strada parte pianeggiante (Pamplona è a quota 446 s.l.m.) fino al Km. 11 e dopo sale, sempre molto pedalabile, fino al km. 14,5 in corrispondenza dei 679 m. di Pto. del Perdòn. Dopo una discesa più o meno continua di 10 chilometri si arriva al km. 25 a Puente de Reina (quota 345 m.), punto di raccordo della variante Navarra (via Roncisvalle) e Aragonese (via Samport) - cartina 1. Splendido il ponte romanico a 6 archi, sicuramente il più bello e fotografato del cammino. Poco prima di entrare in paese, un monumento al pellegrino porta uno scritto inciso: Dove tutti i cammini - diventano uno.
Inizia subito dopo una salita fino al Km. 28,5 (croce votiva), segue una discesa e un'ulteriore salita fino all'abitato di Lorca (km. 37 circa - 480 m.). Al km. 45 si arriva a Estella - 450 m. - cartina 2; bella la facciata gotica della chiesa del Santo Sepolcro e il Palazzo dei Re di Navarra. Si ritorna un po' in quota fino ai 495 m. del Monasterio di Irache (possibile timbro) - Km. 48 circa; seguono una serie continua di saliscendi in direzione di Logrono. Al Km. 85 circa, merita una breve deviazione dalla N 111 (ci sono capitato per caso per fare rifornimento d'acqua) il bel borgo fortificato di Viana (470 m - cartina 2). La strada prosegue poi per Logrono (380 m.), collocata sulle rive del Rio Ebro, capitale della Rioja, famosa per i suoi vini, che si raggiunge al Km. 94.
Una lunga quanto trafficata tangenziale cittadina porta sulla N 120 in direzione di Burgos. Forse esiste una strada migliore. In ogni caso la strada procede senza ulteriori difficoltà, ma sempre alternando saliscendi fino a Najera (Km. 127 - 500 m. - cartina 2). Questa graziosa cittadina è stata l'antica capitale del Regno di Navarra. Veramente splendido e da non perdere il monastero di Santa Maria la Real - 800 pesetas l'entrata.
Dormito per terra in una sede distaccata dell'Albergo del Pellegrino, presso la palestra del Centro Sportivo. Costo: una offerta.
Sole, bella giornata. Niente vento.

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Nájera - Burgos

20° giorno
14° tappa
94 Km

III° tappa del Camino de Santiago

Senza grandi difficoltà (una salita dal 10 al 13 km.) si arriva a Santo Domingo de la Calzada al Km. 20 - 640 m - cartina 2. La chiesa è famosa per custodire un gallo e le spoglie dell'omonimo Santo, che per tutta la vita si adoperò per i pellegrini di passaggio. Secondo la leggenda il Santo dopo aver fatto tornare in vita un giovane ucciso, per convincere il governatore del miracolo, avrebbe fatto rivivere e cantare un gallo già cucinato. Nella chiesa, in un pollaio chiuso dietro una grata rinascimentale, vive ora il discendente del miracolo.
Ripresa la N 120 si continua con saliscendi arrivando al Km. 43 a Belorado (770 m. - cartina 2) e al Km. 55 a Villafranca Montes de Oca (950 m. - cartina 3). Da qui inizia una salita molto più ripida al 6% che porta al Km. 61 al P. de Petraja a quota 1.130 m., punto di sosta di tutti i pellegrini in bici. Il paesaggio è di montagna con belle pinete. Al passo non segue una discesa ma bensì una serie di saliscendi che portano gradatamente ai 900 m. della pianura sottostante. Il tempo da nuvoloso diventa improvvisamente bello e con vento a favore. In un continuo e piacevole falsopiano in discesa si arriva, lungo campi coltivati a grano a Burgos al Km. 92 - quota 860 m. - cartina 3
Da non perdere la gotica Cattedrale di Santa Maria, monumento principale della città, antica Capitale di Castiglia.
Dormito all'Hostal del Peregrino, 2,5 km. fuori dalla città.
Inizio giornata nuvolosa - freddo al passo - sole nel pomeriggio.

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Burgos - Sahagún

21° giorno
15° tappa
140 Km

IV° tappa del Camino de Santiago

Si prosegue tra campi di grano e saliscendi di poca entità fino al Km. 37, dove in prossimità dell'abitato di Villasandino si devia a sinistra sulla BU 404 in direzione Castrojerez. Strada pianeggiante e poco trafficata; lo splendido paesaggio della meseta castigliana si apre davanti a noi. Al Km. 48 si raggiunge Castrojerez (808 m. - cartina 3. Seguono alcuni zigzag stradali, prima a destra sulla BU 400 e poi sulla sinistra sulla BU 403, sempre ben segnalati. Seguono una serie di saliscendi pedalabili sulla P 432. Al Km. 72 ci si immette a sulla P 431 e al Km. 75 si arriva a Fromista (787 m. - cartina 3) e al Canal de Castilla, uno spettacolare triplo salto artificiale d'acqua, iniziato nel 1753 e terminato nel 1849. Senza grandi difficoltà altimetriche, ma con forte vento contro, seguendo la P 980 raggiungiamo Carrion de los Condes (Km.95 - 839 m. - cartina 3). Da vedere le chiese ed il monastero. Da qui ci si immette nuovamente sulla N 120. Fino al Km. 120 la strada è prevalentemente piatta e traversa i vasti spazi aperti della meseta. Negli ulteriori 20 Km. nuovamente saliscendi. Arrivo a Sahagun al Km. 140 (816 m. - cartina 4).
Dormito all'albergo del pellegrino, sito in uno degli edifici storici della cittadina. Uso cucina. Dormito per terra - gratuito.
Tempo bello. Vento contro da Fromista a Sahagun.

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Sahagún - Astorga

22° giorno
16° tappa
112 Km

V° tappa del Camino de Santiago

Dopo 5 Km., superata la deviazione per Calzada del Coto, vi troverete davanti ad un monolito di marmo con incise sopra due possibili varianti:
1) Calzada Romana - via Calzadilla de los Hermanillos fino a Mansilla de las Mulas
2) Camino Francés (variante da noi seguita) - al Km. 13 si raggiunge Bercianos del Real Caminos e al Km. 21 El Burgo Ranero e da qui in sterrato (ma è possibile seguire la N 601 su asfalto) fino a Mansilla de las Mulas (Km.41 - 795 m. - cartina 4). Nidi e cicogne sui due campanili. Senza ulteriori grandi difficoltà, ma non in pianura, si giunge al Km. 61 davanti alla magnifica Cattedrale di Leon (838 m. - cartina 4). Da non perdere anche l'Hostal de S. Marcos e l'omonima piazza con il monumento al Pellegrino.
Subito usciti dalla città si affronta la salita che porta al borgo Virgen del Camino (Km.70 - 905 m.); segue una serie di saliscendi, un lungo tratto di pianura, ancora una serie di saliscendi e la salita finale che porta ad Astorga (Km. 112 - 868 m.).
Bellissima la facciata della gotica Cattedrale e il Palazzo Episcopale opera di Gaudì.
Dormito all'albergo del pellegrino. 300 PTS. No uso cucina.
Sole. Forte vento contro da Leon.

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Astorga - Cebreiro

23° giorno
17° tappa
115 Km

VI° tappa del Camino de Santiago

Uscendo da Astorga (868 m.) si prenda la LE 142 in direzione Castrillo de los Polvazares. Superato questo si prosegue a destra per El Ganso (attenzione, il cartello che indica la località è visibile solamente per coloro che giungono in senso contrario). Il paesaggio è molto bello, ai campi di grano si sostituisce ora un paesaggio collinare con querceti e pinete. Al Km. 18 non prendere per Rabanal Viejo, ma proseguire a sinistra superando il ponte. Seguono due salite che portano al Km. 21,5 a Rabanal del Camino (1.150 m. - cartina 5). Da qui inizia una salita lunga e a tratti anche ripida di 8,5 Km. che porta alla Cruz de Ferro o Cruz de Hierro (Km. 30 - 1.500 m. - cartina 5). Sul passo una Croce, una Cappella e una sorgente d'acqua.
La strada a questo punto scende fino a Manjarin (Km. 32,5 - 1.460 m.), dove si trova un modesto rifugio di montagna. La sua fama è data da un totem in legno recante incise alcune distanze chilometriche mondiali. Immancabile la sosta fotografica.
Si ritorna a salire (ultimo tratto in maniera repentina con pendenza > 10%) in prossimità di un ripetitore.Segue un breve tratto tranquillo prima della ripida discesa che porta al Km. 40,5 al bel borgo di El Acebo (1.150 m. - cartina 5) e proseguendo fino a Molinesaca (Km. 50 - 590 m.). Molto carina l'idea di aver creato 2 piscine artificiali sul fiume, sotto il ponte medievale, dove è possibile fare il bagno (acqua fredda). Senza ulteriori difficoltà si raggiunge al Km. 58 la cittadina di Ponferrada (540 m - cartina 5), col il castello dei Templari. Si continua per Cacabelos (Km. 73 - 485 m. - cartina 5), con la facciata della chiesa piena di nidi e di cicogne; seguono una serie di saliscendi che portano a Villafranca del Bierzo (Km. 80 - 505 m.). Il paesaggio è una distesa di vigneti di uva nera e bianca a perdita d'occhio. Al Km. 83 ci si immette sulla N VI. Nonostante la domenica il traffico è intenso. La valle è paesaggisticamente sconvolta dalla costruzione dell'autostrada Madrid - A Coruna. Per fortuna sono fermi, visto la festività, i numerosissimi camions utilizzati nella costruzione dell'opera. Al Km. 96 il Camino devia a sinistra per la località di Vega de Valcarce.
Disonestamente optiamo per rimanere nella più facile e pedalabile N VI. Grazie a 4 viadotti ed a un pendenza di tipo autostradale l'arrivo a Piedrafita del Cebreiro (Km. 110 - 1.110 m. - cartina 5) è molto facilitato. Questo valico segna il confine tra la Castiglia e la Galizia e coincide con lo spartiacque della Cordillera Cantabrica. Ormai stravolti dalla fatica cerchiamo rifugio, ma purtroppo qui non esistono alberghi per pellegrini. Rimontiamo in sella, lasciamo la N VI e prendiamo la LU 634 per raggiungere il vicino Passo del Cebreiro (km. 115 - 1.300 m. - cartina 5). L'arrivo a Cebreiro è veramente dantesco. La stanchezza è tanta, la strada sale decisa e arriviamo in paese nella più totale nebbia e sotto un fitta pioggerellina.
Cebreiro è essenzialmente un luogo di culto e nel Santuario è custodito il "Calice del Milagro" (il Santo Graal galiziano".
L'Albergo del Pellegrino è pieno, ma possiamo dormire per terra. Non ci viene chiesta neanche una offerta. Docce con acqua calda e uso cucina. Mangiamo in uno dei numerosi ristoranti del borgo al prezzo di 1.000 PTS.
Sole al mattino, variabile nel pomeriggio e nebbia negli ultimi chilometri. Pioverà per tutta la notte.

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Cebreiro - Melide

24° giorno
18° tappa
114 Km

VII° tappa del Camino de Santiago

Giornata fredda, ma con sole. Da Cebreiro (1.300 m.) si perde subito quota con una discesa di 3,5 Km.; segue a questa una salita di 700 metri che porta al primo dei 2 valichi: Alto de San Roque (1.270 m.). La sosta è qui obbligatoria per ammirare i verdi orizzonti della Galizia e per fotografare la grande statua bronzea raffigurante un pellegrino aggredito dai venti dell'Atlantico.
Si ritorna a scendere fino all'abitato di Hospital (km. 5,7 - 1.260 m.), si continua con una serie di saliscendi e al Km. 7 inizia la pedabilissima salita che porta al Alto de Poio (Km. 9 - 1.335 m.). Nebbia al passo. Una lunga e ripida discesa di 15 km. porta a Triacastela (Km. 24 - 700 m. - cartina 5). Il freddo avuto durante la discesa e la persistente nebbia si fanno rifugiare in un bar del paese. Dopo un'ora la nebbia si dissolve e la giornata torna bella. La strada diventa veramente piacevole, con alcuni dolci saliscendi in un paesaggio di boschi e pascoli. Al Km. 34,5 si arriva a Samos, dove l'imponente monastero benedettino quasi ostruisce la valle del Rio Sarria. Successivi saliscendi, anche di una certa rilevanza portano a Sarria (Km. 46 - 440 m. - cartina 6). Appesa usciti dalla cittadina, inizia al km 48,5 una salita discontinua e pedalabile fino al Km. 54. Segue una discesa e una nuova risalita dal Km. 58,5 al Km. 60,5. Continuano i saliscendi fino alla discesa che porta al lago artificiale sul Rio Mino ai piedi del paese di Portomarin (Km. 72,5 - 350 m. - cartina 6).
Da qui inizia la salita per Ventas de Naron sulla C 535 di 12 Km. fino al Km 84. La salita è dispendiosa e a volte con strappi impegnativi come al Km. 74 (circa - subito dopo un ponte) e al Km. 80, in corrispondenza di Gonzar. Il resto della salita è pedalabile.
ATTENZIONE ALL'INCROCIO: finita la salita vi troverete davanti ad un trivio con segnaletica indicante il Camino sulla destra. Non consideratela e andate diritto. A 50 metri da questo troverete una anonima stradina sulla destra, con freccia gialla per terra e un cartello con la scritta VENTAS. Prendetela e al Km. 89 sarete a Ligonde (580 m. - dove c'è anche un nuovissimo Albergo del Pellegrino). Al Km. 95 ci si immette nella N 547. La strada percorsa dal Km. 84 al 95 è splendida. Una stretta e vallonata striscia di asfalto (alcuni repentini strappi) tra campi delimitati da muri a secco, piccoli borghi o semplici case, pascoli, boschi di eucalipti e felci.
Al Km. 98 si arriva in centro a Palas de Rei (565 m. - cartina 6). Ancora una serie di 6 saliscendi per raggiungere Melide (il più ostico al Km 93,5 al Km 95 presso l'abitato di Saa). Arrivo a Melide (Mellid) al Km. 113 - 455 m. - cartina 6.
Dormito all'Albergo del Pellegrino, un chilometro dal centro. Solo posto per terra - gratuito. Acqua calda e uso cucina. Mangiato con menù convenzionato da Sony, ottimo e abbondante per 1.100 PTS.
Giornata fredda, sole a tratti, cielo irlandese e nebbia al Passo de Poio.

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Melide - Santiago de Compostela

25° giorno
19° tappa
55 Km

VIII° tappa del Camino de Santiago

Ormai l'arrivo a Santiago è solo una formalità. Partiamo presto. Il cielo è nuvoloso e la giornata fresca, per non scrivere fredda. Continui saliscendi, a volte lunghi, tra foreste di eucalipti portano al Km. 15 ad Arzua (390 m. - cartina 6) e via di seguito fino a Santiago.
ATTENZIONE al Km. 42 presso una rotonda. Prendere la ciclabile sulla sinistra. Andare diritto, oltre a essere tassativamente vietato per le biciclette, comporta l'entrata in un trafficata tangenziale urbana.
Ben presto la piccola ciclabile si immette in un'ampia strada che porta all'aeroporto e al Km. 44,5 ad un'altra rotonda. Seguire frecce gialle con indicazioni per Lavacolla e San Marcos. Al Km. 50,5 presso quest'ultimo abitato deviazione per Monte Gozo. Al Km. 51,5 sarete sul promontorio che domina la città e al futurista monumento che ricorda il Pellegrinaggio di Papa Giovanni Paolo II. Da qui una discesa riporta sulla statale N 634. Al km. 52,85 sarete al cartello di Santiago (260 m.). La strada prosegue in direzione del centro cittadino passando per la Porta del Camino; ad ogni angolo pellegrini vistosamente contenti. Inizia a piovere. Siamo davanti alla Cattedrale al Km. 54,57 - per un totale chilometrico da Torino di 1.937 Km.
Foto di rito. La gioia sarebbe tanta, ma il luogo troppo frequentato e turistico mi toglie buona parte del gusto (parere personale, logicamente!); in più inizia a piovere in maniera torrenziale. Aspettiamo una buona ora che smetta o diminuisca. Approfittiamo di un breve momento di pausa per raggiungere l'Albergo del Pellegrino, rimandando all'indomani la visita della cattedrale e il ritiro della Compostela. Pioverà a catinelle per tutto il rimanente giorno.
Dormito all'Albergo del Pellegrino presso il Seminario Minor, in una enorme camerata. Acqua calda, docce. No uso cucina. 500 PTS a notte. Permanenza massima 3 notti.
Cena al ristorante Casa Manolo. Buono, cucina Galiziana (o se preferite Gallega) per 850 PTS.
Nuvoloso al mattino, poi pioggia

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Santiago de Compostela

26° giorno
riposo

L'indomani riposo a Santiago, Città Europea della Cultura - Compostela 2000. Visita della città, della splendida cattedrale, ritiro della Compostela, recupero dell'imballo per la spedizione della bici e acquisto dei biglietti per l'autobus (avendo ancora una settimana di ferie - io e Luigi - proseguiremo, ma solo come semplici turisti - per le spiagge del Portogallo) presso il terminal dei bus. Per ogni informazione sui mezzi di trasporto, prezzi, Compostela, consultare la pagina iniziale Camino de Santiago.

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Santiago de Compostela - Finisterre

27° giorno
20° tappa
99 Km

IX° tappa del Camino de Santiago (facoltativa)

Premessa:
Per i pellegrini che arrivavano in Galizia da tutti i paesi d'Europa, Santiago de Compostela e il sepolcro di S. Giacomo erano la meta del pellegrinaggio. Ma alcuni di loro continuavano il viaggio per poter giungere sulla costa galiziana, nel luogo che consideravano "la fine della terra" - finis terrae. Questa tappa era detta "Il sentiero di Finisterre". Il viaggio sulla costa era il completamento di tutto il pellegrinaggio: le conchiglie raccolte dai pellegrini sulla spiaggia costituivano la prova del pellegrinaggio da loro compiuto e presto divennero il simbolo del "Cammino".
Per molti, pensate ai pellegrini provenienti dall'Europa centrale, quest'ultima fatica significava la vista del mare e per di più in un luogo di un incommensurabile significato simbolico: dove finisce la terra.

Da Santiago a Capo (Cabo) Finisterre esistono 2 possibili strade:
1) 140 Km., più lunga, interessante e bella, che costeggiando l'oceano raggiunge i paesei di Noya, Puente Maceira, Muros, Carnota, Izaro e Cee.
2) 100 Km. meno panoramica, ma più diretta passando per Negreira, Zas, Bon Jesus, Hospital (in linea di massima, sarà la variante da me percorsa).

Parto da Santiago molto presto, ancora col buio. Per la prima volta da Torino viaggio senza le borse laterali, avendo lasciato tutto il bagaglio a Santiago. Se tutto va bene rientrerò con l'ultimo autobus della sera da Fisterre (ore 16:00) caricando su questo la bicicletta.
Da Santiago seguire le indicazioni per Noia e prendere la C 543. Al 12 km. arrivati a Bertamirans deviare per Negreira (2 facili salite). Da qui seguire la AC 443. Una bellissima strada un po' vallonata tra campi e foreste di eucalipti. Fondo un po' sconnesso. Al Km. 40, ad una rotonda proseguire diritto per la AC 403. Al km. 45 si arriva al bel ponte in pietra di Brandomil e al km. 54 a Bainas. La campagna Galizia è veramente bella. Luci e colori da paese nordico. Al Km. 62, presso l'abitato di Olveiroa (all'incrocio con la strada per Dumbria), segnaletica (inaspettata) del Camino de Santiago con la classica conchiglia gialla su sfondo blu.
Segue facile salita che termina al Km. 65,5 in corrispondenza di una Croce votiva in pietra. Al Km. 68,5 deviazione per Cée. Inizia la discesa e al Km. 76 si vede per la prima volta l'oceano. L'emozione è grande.
Al km. 79 prendere all'incrocio a destra in direzione di Fisterre. Si passa per Cée. Segue una prima salita che finisce al Km. 85, mentre una seconda al 90 Km., in corrispondenza di una balconata panoramica su Fisterra e il Capo.
Al km. 95 si arriva al paesino di Fisterra. Da qui al punto più estremo della Spagna, una facile salita panoramica di 2,5 chilometri. Alla fine di questa il Faro e il Cippo del Camino di Santiago recante le cifre 0.00 Km.
Si arriva qui dopo 98,82 Km. - 2.166,3 chilometri da Torino (complessivo di tutto, sbagli compreso!) - 2.036 Km. effettivi.
Non perdetevi questa tappa. I panorami sono veramente belli e la vista dell'Atlantico è veramente emozionante, molto di più dell'arrivo a Santiago o al Capo, essendo anche quest'ultimo un altro posto troppo turistico, pieno di pullman e gitanti.
La tappa è tra le più pianeggianti di tutto il giro.
Per tornare a Santiago basta ritornare a Fisterra e caricare la bici sull'autobus delle 16:00. Altri orari utili sono (anno 2000) alle 07:00 - 11:00 - 13:45 - 16:00 - 21:00 (quest'ultimo solo Domenica e festivi). Il Sabato solamente alle 07:00. Informarsi al terminal dei bus a Santiago. La tratta in autobus dura circa 2 ore.
Tempo bello. Niente vento. Qualche goccia una volta raggiunto il capo. Il tempo della costa atlantica è molto variabile e capriccioso.

Fine viaggio. Adesso tocca a Voi!